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Genere: Sport

Recensione Arrivano i superboys

Akaichi no eleven
[T?ky? Television Doga 1970] Buoni: Shingo Tamai, il portiere Camioca Joe (che s’allenava bendato) e Ohira
Sport.
Il calcio secondo i giapponesi, cioè quasi un combattimento. E non mancano nemmeno qui i colpi speciali e impossibili. E c’è pure l’allenatore sadico che però in realtà fa il duro per il bene dei suoi allievi. La trama: le lezioni di un nuovo anno scolastico stanno per cominciare, alla scuola Shinsei è arrivato un nuovo maestro d’educazione fisica: Tenpei Matsuki, meglio conosciuto come il portiere della nazionale di calcio giapponese. Matsuki vuole diffondere il calcio nel suo paese, perciò cerca di formare una squadra di calcio nella scuola, con l’intenzione di far diventare i suoi ragazzi dei veri fuoriclasse. Shingo Tamai e Ohira, i due prepotenti della scuola, rifiutano di giocare, per non sottostare agli ordini del maestro, ma spinti dallo spirito combattivo di Tamai, formeranno una seconda squadra di calcio per battere quella di Matsuki. Mentre i ragazzi di Matsuki svolgono allenamenti fisici pesantissimi, Shingo e gli altri si divertono allenandosi esclusivamente con il pallone. Pochi giorni dopo Shingo sfiderà la squadra di Matsuki, i ragazzi in un primo momento rifiutano la sfida, ma poi, vista la temporanea assenza del loro allenatore, accettano di giocare la partita. In campo la squadra di Matsuki verrà sonoramente sconfitta: 21-0. Shingo e compagni disputano una partita molto scorretta e non risparmiano agli avversari calci e pugni. Al ritorno di Matsuki la sfida sarà ripetuta ma questa volta il risultato cambierà: 1-1. Tamai non lo accetta, e chiede a Matsuki una nuova partita, questa volta sarà addirittura sconfitto. Visto il pessimo rendimento della seconda squadra Tamai decide di unirsi alla formazione di Matsuki, tradendo i suoi compagni, che però via via lo seguiranno sciogliendo la seconda squadra per creare un’unica formazione. Formata finalmente la squadra della Shinsei ecco arrivare i primi avversari. Misugi, allievo e fuoriclasse della scuola Asakase, si reca in visita alla Shinsei per sfidare la giovane compagine di Matsuki. Shingo non esita a sfidarlo immediatamente in un corpo a corpo nel quale testerà la potenza di Misugi. Il giorno della partita la Shinsei subirà una pesante sconfitta: 6-0! Tamai con la sua prepotenza compromette l’esito finale della gara. L’occasione per una rivincita in ogni caso non tarderà ad arrivare. Poco tempo dopo le due squadre si affronteranno nel secondo turno di campionato, Shingo e gli altri questa volta riusciranno a mettere in difficoltà l’Asakase, pareggiando 1-1, ma purtroppo il sorteggio finale li vedrà lo stesso uscire di scena, ma la squadra c’è e sta crescendo. Shingo e gli altri continuano ad impegnarsi negli allenamenti crescendo di giorno in giorno. Nel successivo campionato la Shinsei farà la conoscenza di Yamagata, un ragazzo dal tiro potentissimo appartenente alla scuola Kyoio, una tra le squadre più forti dopo l’Asakase. Shinsei e Kyoio si troveranno di fronte al primo turno, Ohira solo all’idea trema e il campo gli darà ragione. A fine primo tempo la Shinsei si troverà sotto di due gol. Alla ripresa del gioco Shingo e compagni, grazie ad una prestazione grandiosa, rimontano e vincono. Yamagata rimane impressionato dai numeri di Shingo e ammette di essersi trovato di fronte ad un campione. Nel proseguo del campionato, la Shinsei e l’Asakase continuano a vincere ritrovandosi entrambe in finale.
Misugi per prepararsi alla sfida sparisce nel bosco arrivando, con il suo tiro, a spezzare le canne di bambù. Il giorno della finale arriva, le due compagini sono molto tese, quando il gioco comincia purtroppo la musica non cambia: l’Asakase è nettamente superiore. Passata in svantaggio nel primo tempo, la Shinsei, grazie alle prodezze di Shingo e soci, riuscirà però a rimontare e a vincere il trofeo.

Dopo aver vinto il campionato, un nuovo avversario si profila all’orizzonte: Kamioka Go, un portiere invincibile che ha già umiliato Yan Misugi. La sua squadra, la Fujienishi, è guidata dallo stesso fratello di Kamioka, Takeshi, una vecchia conoscenza di Matsuki. I due, infatti, giocavano insieme nella nazionale giapponese, ma un brutto incidente di gioco con il compagno rese zoppo Kamioka, che ora, dopo anni, vede la possibilità di vendicarsi. Matsuki è molto dispiaciuto dell’accaduto e vorrebbe chiarirsi con l’ex-amico, ma questi è accecato dall’odio, e alla prima sfida tra le due squadre avrà la sua fetta di gloria umiliando la Shinsei con un perentorio 8-0. Non soddisfatto Kamioka chiede una nuova sfida, questa volta grazie al tiro incrociato di Shingo e Taki, lo stesso che aveva procurato l’infermità alla gamba di Takeshi, la Shinsei riesce ad ottenere un pareggio. Nell’ultima sfida grazie alla dura preparazione svolta i ragazzi di Matsuki, dopo una gara estenuante, riusciranno a vincere per tre reti a due. Nell’ultima parte della serie Shingo e soci se la dovranno vedere con Pelè e i suoi ragazzi brasiliani: la Pantera!!! Arrivato in Giappone assieme al fuoriclasse brasiliano c’è anche Ken Santos, una giovane promessa del calcio brasiliano, in cerca della madre che pensa viva in Giappone. Tamai, con il suo spirito temerario sarà il primo a sfidare a duello Ken, ma ciò gli costerà molto caro, il duello tra i due è molto combattuto, anche Pelè riconosce il talento di Shingo. Il ragazzo controbattendo un tiro di Ken rimarrà a terra ferito, portatolo all’ospedale gli sarà riscontrata una brutta frattura alla caviglia. Operato d’urgenza, a Tamai sarà inserita una placca di metallo sulla caviglia, ma le possibilità che torni a giocare sembrano poche. Il ragazzo però non molla e comincia a mettere sotto sforzo la caviglia per fare in modo che riprenda il suo normale funzionamento. Vedendo la determinazione del ragazzo nel voler guarire, Matsuki gli consiglia di andare presso un suo vecchio amico, Yagashi, che insegna in una scuola di riabilitazione di calciatori infortunati ed è anche preparatore atletico della nazionale giovanile giapponese. Yagashi sottopone il ragazzo ad allenamenti durissimi, ma i risultati pian piano arrivano, si avvicina anche il giorno della partita con i brasiliani, che intanto sono già arrivati in Giappone e stanno ottenendo un successo dopo l’altro. Il giorno della partita Shingo riuscirà a scendere regolarmente in campo, ma Ken accortosi del valore di Tamai per la sua squadra, lo colpisce duro alla caviglia per metterlo fuori combattimento.

Alla fine la vittoria sarà dei brasiliani. Intanto Ken, deluso di aver scoperto la propria madre in carcere, rifiuta d’incontrarla, torna in Brasile promettendo a Shingo di tornare per una nuova partita. Matsuki e Yagashi per questa nuova partita coi brasiliani decidono però di potenziare la squadra con qualche elemento più valido, i primi nuovi arrivi sono i gemelli Yaz?, una conoscenza di Yagashi, bravissimi e velocissimi, sono uno l’ombra dell’altro per questo creano molta confusione in campo tra gli avversari. In seguito Matsuki presenterà a Yagashi altri ragazzi di talento, così si uniranno alla squadra: Misugi e Yamagata. Iniziati i primi allenamenti della nuova squadra, chiamata: i ragazzi del Sole, Ohira come portiere non si sentirà all’altezza degli altri campioni che giocano con lui. La sera stessa il ragazzo si presenterà a casa di Matsuki per consigliargli un sostituto: Kamioka Go. Il giorno della partita arriva la squadra di Matsuki capitanata da Shingo si presenta così: portiere: Kamioka (Fushienishi); terzini: i gemelli Yaz?; centravanti: Misugi (Asakase); ala destra: Yamagata (Kyoio); ala sinistra: Taki (Shinsei); centrocampisti: Tamai e Aota (Shinsei), Hayase (Asakase). Dopo una partita combattutissima i ragazzi del Sole grazie alle reti di Misugi e Tamai e alle prodezze di Kamioka e Yamagata otterranno la vittoria: 3 a 2.
Nota: campionario di tiri impossibili. Esempio, il tiro di Yamagata della Kyoio: prendendo una breve rincorsa, calcia il pallone verso l’alto. Questi arriva fino ad una ventina di metri, poi d’incanto si ferma a mezz’aria e comincia a penzolare a destra e sinistra. Ancora un istante e all’improvviso piomba letteralmente tra le braccia del portiere che il più delle volte si ritrova scaraventato nella rete col pallone in grembo, o alla meno peggio, con le dita delle mani che escono dai guanti bruciacchiati!!!
Nota: come piace ai giapponesi poi, i tiri devono avere un nome, come nelle arti marziali e le armi dei robot: nella trama abbiamo parlato del “tiro a rasoio” di Misugi, ma anche Shingo Tamai all’inizio sfodera un tiro chiamato “tiro alla sottomarina”. Cosa c’entrerà mai col calcio?
Record assoluto di masochismo: allenamenti con la jeep fatta passare sulle gambe! Come se la squadra fosse allenata da Tana delle Tigri!
52 EP, ITA1, 27 Ago 1982 (durante i mondiali!!!!)

Eurokids: “Goal” [P. Dossena – G. Faggetter – Luigi Lopez, (1981?)] (prima), i Superboys (seconda)

Arrivano i superboys TESTO SIGLA INIZIALE

Arrivano i Superboys di Bambini
(titolo originale:Akakichi No Eleven)
(G. Fagetter – Dresdy (Paolo Dossena) – Luigi Lopez)
Voce: Eurokids (Luigi Lopez)

Goal!

We are the eurokids take us so long!

Now, it’s 1980 (nineteen eighty)

been waiting so long

for this is a good year

wine, football and song

everyone get ready

now is going to see

the best goals in football

made in Italy

Three kicks for europe

and three for the cup

three more for the champion

and one goal for love

let our voices ring out

so their heroes that come

all the way from Naples,firence,Turin and Rome.

Now singing

‘G’ It’s great to be here,

‘O’ always is going on field,

and it’s ‘A’, oh!, ‘L’ the band’s here,

and it’s a long long way…GOAL!!

we come to see the game!

Now all over Europe
we’re singing this song
“We are the eurokids, take us so long!”
Italy is bothered
let’s see where it stay
one hundred million people
are going to say:

Now singing

‘G’ It’s great to be here,

‘O’ always is going on field,

and it’s ‘A’, oh!, ‘L’ the band’s here,

and it’s a long long way…GOAL!!

we come to see the game!

Come on now! everybody!

Now singing

‘G’ It’s great to be here,

‘O’ always is going on field,

and it’s ‘A’, oh!, ‘L’ the band’s here,

and it’s a long long way…GOAL!!

we come to see the gaaaame,

and it’s a long long way…GOAL!!

we come to see the game!

Everybody now! Everybody!

Eyeargh!!

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