Rossana: download sigla / suoneria mp3
Genere: Sentimento
Rossana
Kodomo no omocha (?????)
[NAS Film 1995]
Miho Ohana
Buoni: Rossana (Sana Kurata – ????), la madre Katrin Smith (Mariko Kurata), il manager Robby (Rei Sagami), la governante Patricia, la vera madre Peggy e il padre Thaddeus Grimm, i compagni di classe Eric (Akito Hayama – ??), Terence (Tsuyoshi) e Alyssa, Margaret, Marine, George (Gomi), i colleghi di lavoro Gerard (Zenjir?), la spalla Jul e Charles (Kamura Naozumi – ????), Funny (Kazehana Matsui – ????), Isidoro “ciglia sporgenti”, il narratore-pippistrello Babbit, l’odioso professore Sengoku
Rossana, che in realtà TUTTI chiamano Sana (come italianizzare un nome giapponese) è una ragazzina di dodici anni trovatella, abbandonata dalla madre Peggy che, in seguito ad un incidente automobilistico, ha perso la memoria. A prendersi cura di
lei ci pensa Katrin Smith, con la promessa, un giorno, di ritrovare la sua vera madre. Ci riesce quando, diventata lei una famosa scrittrice e Sana una attrice affermata, pubblica un libro sulla sua vita.
Sana viene così a scoprire che fine aveva fatto la sua vera madre (nel frattempo risposata e con una figlia) ma decide lo stesso di non abbandonare la signora Smith e tutti i suoi amici. E’ inoltre la protagonista di una popolare trasmissione televisiva chiamata “Giochi di bambini”. E’ sempre euforica e logorroica e, seppure non lo dimostri, è molto legata sentimentalmente a Eric, un suo compagno di classe.
Quest’ultimo è una persona taciturna e misteriosa ma, nonostante l’iniziale rivalità con la ragazza, sembra ricambiare i suoi sentimenti. Rossana ha poi un carattere allegro, forte, deciso, non si perde mai d’animo e, quando è particolarmente nervosa o emozionata, improvvisa improbabili rap.
Katrin è un personaggio davvero singolare! Fa la scrittrice ed è sempre in ritardo con la consegna e indossa dei cappellini veramente assurdi. Va in giro per la casa guidando una macchinina rossa da bambini. Babbit è il narratore della storia; il suo nome deriva dal fatto che è un coniglio (rabbit) con le ali da pipistrello (bat).
Nota: ecco la lista completa dei copricapi di Katrin: (1) un albero di ciliegio in fiore con appeso un bruco azzurro (i petali si spargevano dappertutto quando si muoveva), (2) dei grattacieli stori con dei fari puntati verso l’alto, (3) dei grattacieli storti con un sole nascente, (4) una ruota per criceti che, girando, accende delle luci colorate, (5) un serpente di plastica verde, (6) una piramide con due palme, (7) una capanna indiana con due grosse frecce, (8) un mulino ad acqua vicino ad una cascata! (poi la innonderà), (9) un mulino a vento con due tulipani rossi ai lati, (10) la casa di Sana in miniatura (vista di notte con una luce accesa dentro), (11) il luna park di Maro, lo scoiattolo, (12) un orologio a pendolo, (13) il municipio di T?ky? (con due torri da 45 piani), (14) un igloo, (15) la torre per le telecomunicazioni di T?ky?, (16) la casetta di Maro (attaccato al tetto c’è il caratteristico pupazzetto di stoffa bianca di augurio del buon tempo, cioè il Teru-Teru-Bozu), (17) un sarcofago con Maro mummificato, (18) un funghetto rosso con i pallini gialli, (19) uno shuttle, (20) la ruota di Maro, (21) un vassoio con la merenda, (22) una di quelle sfere di carta che si aprono a metà quando si tira uno spaghetto e che lasciano uscire dei coriandoli e una scritta, (23) tre camini fumanti delle terme, (24) il telefono di casa, (25) un planetario con un pianeta grande e blu al centro, due stelline gialle e un razzo attaccati mediante un’asta, (26) una pianta di bambù (quella di Tanabata — 5 Maggio) con appesi i foglietti dei desideri, (27) una macchina per la granita, a manovella, (28) il tipico porcellino di terracotta usato per inserirvi lo zampirone, (29) una piscina gonfiabile con tre palme da cocco, (30) una giostra a catenelle con dei pallini rossi al posto dei seggiolini, (31) un’insegna luminosa contornata da luci colorate intermittenti, (32) una giostra fatta a cono e girante su sé stessa con tanti scoiattoli uguali a Maro tutte attorno al cappello che ballano, (33) il modellino di un treno a vapore, (34) il tamburo che viene suonato nelle feste popolari giapponesi, (35) una scultura di due uomini (con un cartello con su scritto ‘kokoro’), (36) un semaforo per pedoni, (37) un ventaglio, (38) un’isola con tre palme da cocco, (39) I numeri 112, 224 e 2×36, (40) il monte Everest (scritto ‘erebesuto’… poi una valanga butta giù tutto), (41) un uovo di pasqua colorato con dentro Maro vestito da farfalla, (42) un letto a baldacchino circondato da grandi piume verdi, poi bianche e infine rosse, (43) un razzo, (44) un cannone, (45) una barca, (46) gli anelli (della specialità sportiva), (47) una altalena, (48) un cannone a due bocche, (49) un altro funghetto (v. 18) con delle foglie secche (è Autunno…), (50) un clown altissimo con un vestito rosso a stellette gialle, (51) quell’affare di bambù che si trova nei giardini giapponesi da cui esce l’acqua che ne riempie un altro che può oscillare; una volta riempito il peso dell’acqua fa rovesciare il secondo bambù facendone uscire l’acqua; poi, ritornando alla posizioe di partenza sbatte contro una pietra creando il caratteristico suono, (52) una bottiglia di sake, (53) un passaggio pedonale sopraelevato con un semaforo orizzontale, (54) il salotto (una poltrona blu, una pianta e una libreria), (55) Maro fotografo con una macchina fotografica di un bel po’ di anni fa, (56) Maro sacerdote shintoista che scaccia via gli spiriti maligni, (57) Maro che fa bungee-jumping, (58) un tempio, (59) la palla ricoperta di specchi che ruota appesa nelle discoteche, (60) una scatola a sorpresa con dentro un guantone da boxe attaccato a una molla, (61) un piatto di sushi, (62) il vagone di un treno, (63) una piscina delle terme, (64) un pupazzo di neve con le montagne sullo sfondo, (65) un albero di natale in miniatura con neve e addobbi, (66) una cassa automatica, (67) un albero di natale vero (alto come la casa più o meno) con i regali e Maro vestito da babbo natale, (68) un giardino fiorito, (69) un T-Rex vero ma morto (la testa di Katrin spuntava dalla gola), (70) una vasca da bagno, (71) delle case, (72) un ombrellino rosso, (73) il salotto della nuova casa (un tavolino rotondo in mezzo alla stanza tradizionale e una televisione), (74) una cesta di frutta, (75) una statua gialla di un pesce, (76) un elicottero rosso, (77) un paracadute, (78) un grattacielo di New York, (79) la statua della libertà, (80) una mano gigantesca con il simbolo della vittoria, (81) una palma, (82) una pianta di fiori, (83) tre tronchi di bambù tagliati (durante la festa del nuovo anno), (84) una pianta di edera, (85) un ventaglio con scritto ‘seishun’: giovinezza, età della primavera.
Nota: trasmesso dall’8 Lug 2000 al 22 Lug 2000, ore 16.30. Ripreso il 21 Ago 2000 fino al 2 Set 2000, ore 17.00; dal 4 Set 2000 alle 16.00, una puntata e mezza al giorno… Dal 20 Ott 2000 non è stato trasmesso di sabato fino al 18 Nov 2000.
70 EP, ITA1, 8 Lug 2000 ore 16.30
Cristina D’Avena e Giorgio Vanni
Rossana: vedi video sigla
Rossana
Rossana TESTO SIGLA INIZIALE
Cantata da: Cristina D’Avena e Giorgio Vanni
Qui nella nostra classe abbiamo un gruppo di ragazzi
che trattan gli insegnanti come fossero pupazzi
Ragazze state buone altrimenti la pagate
perché a noi piace far così perciò non v’impicciate
No noi non stiamo zitte e prendiamo la parola
per dire a tutti quanti che non vi vogliamo a scuola
Potete dirlo e poi ridirlo ma noi continuamo
sì continuamo a fare in classe quello che vogliamo
Ogni giorno è sempre peggio con quei ragazzacci
Che durante le lezioni ci disturbano
Sono rozzi ed impertinenti, proprio dei maschiacci
Ma cosa possiamo fare se non cambiano
Rossana dai pensaci un po’ tu
Perché così non se ne può più
Sappiamo che non ti arrendi mai
E provi e riprovi finché ce la fai
Rossana il tuo cuore palpita
Ma la tua coscienza scalpita
Con tutta la tua vitalità
Rossana sei proprio una piccola star
(ooohh sei una star… ooohh…una star)
Quante volte il nostro cuore va per la sua strada
incurante dei problemi e delle prorità
se c’è confusione o no l’amore non ci bada (non ci bada)
e Rossana ha già scoperto questa verità (questa verità)
Rossana dai pensaci un po’ tu
Perché così non se ne può più
Sappiamo che non ti arrendi mai
E provi e riprovi finché ce la fai
Rossana il tuo cuore palpita
Ma la tua coscienza scalpita
Con tutta la tua vitalità
Rossana sei proprio una piccola star
Se guardo gli occhi tuoi
Nei quali poi si specchiano i miei
Puoi dirmi con che vuoi
Sei magica così come sei
Se chiudo gli occhi penso a te, perciò vorrei sapere se pensi a me
Perché sei tu la cosa più importante
La più importante che per me adesso c’è
Rossana dai pensaci un po’ tu
Perché così non se ne può più
Sappiamo che non ti arrendi mai
E provi e riprovi finché ce la fai
Rossana il tuo cuore palpita
Ma la tua coscienza scalpita
Con tutta la tua vitalità
Rossana sei proprio una piccola star
Rossana dai pensaci un po’ tu
Con tutta la tua vitalità
Rossana sei proprio una piccola star.
Rossana… Rossana… Rossana… vai!